A.L.P.A. – Associazione Laziali Produttori Apistici

Polline d’api: proprietà, assunzione, dosi e controindicazioni.

Il polline d’api gode di ottime proprietà. Quali sono i benefici che apporta e quali le giuste dosi per evitare controindicazioni? Scopriamone caratteristiche e modalità di assunzione.

Indice Articolo:


Valori nutrizionali e calorie del polline d’api.

Essendo indirizzato alla nutrizione delle giovani larve e alla sintesi della pappa reale da parte delle api nutrici, non può sorprendere che il polline d’api sia un alimento particolarmente nutriente.

A cento grammi di prodotto corrispondono 285 kcal (1195 KJ) fornite da:

  • 50% di carboidtrati,
  • proteine e amminoacidi essenziali in proporzioni variabili fino ad un massimo del 30%,
  • circa 10% circa di lipidi costituiti essenzialmente da steroli e acidi grassi insaturi.
  • sostanze estrogeniche, enzimi e diversi pigmenti per il restante 10%.

Un alimento dotato di tali percentuali è, in pratica, perfettamente bilanciato e ben si presta ad essere usato come integratore alimentare.

Ma Le proprietà del polline si devono in particolare all’alto contenuto di vitamina C, di vitamine del gruppo B e acido folico, ma anche di numerosi sali minerali quali il calcio, il magnesio, il potassio, lo zinco, lo zolfo, il manganese e, infine enzimi, fattori di crescita, carotenoidi, terpeni e flavonoidi, che, come vedremo, apportano diversi benefici alla nostra salute.

Polline d’api: che cos’è?

La semplice ma efficace gerarchia delle api assegna un preciso compito ad ogni classe che la compone. Alle api bottinatrici viene affidato il compito di raccogliere e trasportare polline all’alveare che servirà alle api nutrici, ad alimentare le larve e a produrre la pappa reale, destinata poi all’alimentazione dell’ape regina.

Ma il polline, prodotto dai fiori non è altro che un veicolo per i gametofiti maschili delle specie vegetali e può essere più leggero, tanto da essere trasportato dal vento, o più pesante e appiccicoso e questa tipologia viene utilizzata dagli insetti. Le api bottinatrici nel procacciarsi il cibo,passando da un fiore all’altro rendono possibile anche l’impollinazione tra specie diverse e quindi variabilità genetica tra le specie vegetali.

Come si presenta? Caratteristiche e proprietà.

Polverina di colore giallo o talvolta marroncina, o,a seconda della specie vegetale anche viola o bluastra, il polline viene raccolto e impacchettato dalle api in quantità notevolmente superiori all’esigenza dell’alveare, per cui gli apicoltori hanno pensato di raccoglierne una parte semplicemente applicando una griglietta all’ingresso dell’arnia di modocchè l’ape, nell’entrare, ne possa perdere una parte che viene raccolta in un cassettino apposito.

Caratteristica dei granuli di polline è la fragranza che emanano: gradevole, dolce. Lo stesso non si può dire per il sapore, infatti il polline d’api viene utilizzato prevalentemente sciolto in bevande piuttosto che consumato così com’è.

Morbido e malleabile, inoltre, ogni granulo di polline è circondato da un guscio di protezione che il nostro apparato digerente non riesce ad attaccare, per questo è necessario spezzettare il polline prima di consumarlo qualora la rimozione del guscio non sia già avvenuta prima della vendita.

Proprietà antinfiammatorie del polline.

L’efficacia nel contrastare l’infiammazione da parte del polline d’api è nota fin dall’antichità e va ricercata soprattutto nei suoi componenti, in primis la vitamina C dalla ben nota azione antinflofigistica, ma anche in componenti, forse, meno conosciuti: i flavonoidi, antiossidanti peculiari delle specie vegetali. In particolare, una classe di questi pigmenti, le antocianine, svolgono una potente azione antinfiammatoria inibendo direttamente i pricipali enzimi di innesco dell’infiammazione: la ciclossiganasi e la lipossigenasi. Anche i terpeni, anch’essi peculiari del regno vegetali, svolgono un’azione analgesica nel corso delle infiammazioni.

Proprietà stimolanti e disintossicanti.

I preziosi componenti del polline ne fanno un alimento dalle proprietà stimolanti. Il manganese per esempio, è anche un attivatore tiroideo che stimola il metabolismo, i terpeni, composti prodotti esclusivamente dalle piante, stimolano il sistema nervoso centrale, la vitamina C aiuta la circolazione e la funzionalità dei tessuti compresi le ghiandole sessuali, le vitamine del guppo B sono coinvolte nella rigenerazione cellulare e tissutale.

Puoi approfondire quali sono gli altri alimenti  utili ad accelerare il metabolismo e con quali metodi è possibile farlo.

La funzione disintossicante del polline è da attribuirsi,invece, soprattutto alla niacina o vitamina B3 (nel polline d’api sono presenti tutte le vitamine del gruppo B fatta eccezione per la B4). Questa vitamina, infatti, sembra essere in grado di disintossicare l’organismo da svariate tipologie di tossine, alcool e droghe comprese.

Il polline d’api contro depressione e nervosismo.

Il polline d’api è utilizzato anche nei periodi di convalescenza per rinvigorire perchè nutre efficacemente e ha effetti benefici sull’umore. Proprio a tal preposito, infatti, si è visto che questo prodotto naturale, regolando i sistemi neuro endocrini, cura gli stati depressivi, l’insonnia e il nervosismo.

Pelle e capelli più belli grazie al polline.

Capelli sfibrati e pelli secche trovano rimedio in cosmetici (creme viso e corpo, maschere per capelli, fondotinta) a base di polline, talvolta associato anche ad altre erbe. Le propietà ricostituenti mostrate sono, ancora una volta da ricondursi ai preziosi elementi che compongono il polline. Quindi ancora la vitamina C funge da protagonista proteggendo la parete dei capillari, favorendo la circolazione sanguigna e la sintesi di collagene a livello cutaneo. Non meno importanti gli effetti protettivi, anti-invecchiamento che offrono la vitamina E, le vitamine B1, B2 e B3 insieme all’azione antiossidante dei flavonoidi.

Casi in cui è consigliata l’assunzione del polline.

Quando assumere il polline d'api

Proprio per la ricchezza in sali minerali, amminoacidi e protidi, vitamine e fitormoni il polline d’api può integrare l’alimentazione sia in condizioni normali sia a scopi terapeutici o per ottenere azioni mirate.

  • Gravidanza: risulta utile integratore di vitamine soprattutto di vitamina C, che a livello intestinale, aumenta l’assorbimento intestinale di ferro e di calcio, entrambi di cruciale importanza nello sviluppo delle strutture nervose, scheletriche e muscolari del feto. Il polline d’api contiene anche una buona quantità di acido folico che nelle prime fasi dell’embriogenesi è coinvolto nella formazione del tessuto nervoso centrale. Inoltre i fitoestrogeni, presenti nel polline, simili agli estrogeni animali, sembrano essere di aiuto nella produzione di latte materno.
  • Diabete: grazie all’accelerazione del metabolismo, il polline d’api aiuta a bruciare il grasso addominale, principale responsabile della manifestazione delle patologie metaboliche quali il diabete e quindi, è utile a prevenirne l’insorgenza mentre aiuta a perdere peso in combinazione a regimi ipocalorici.
  • Prostata: l’azione antinfiammatoria del polline d’api risulta particolarmente efficace nelle prostatiti e in particolare un flavonoide in esso contenuto, la rutina, sembra avere proprietà terapeutiche per combattere l’ipertrofia prostatica.
  • Colesterolo: l’effetto ipocolesterolemizzante della vitamina B3, in grado di prevenire la formazione delle placche aterosclerotiche, è coadiuvata dalla lecitina, in grado di attivare un enzima epatico che capta il colesterolo e lo rende disponibile agli altri tessuti evitando una pericolosa permanenza nel circolo sanguigno.
  • Sport: ideale per gli atleti perchè fornisce tutti i nutrienti in modo ponderato e riequilibra naturalmente il bilancio idrosalino. Grazie all’effetto defaticante che il magnesio ha sui muscoli, l’utilizzo del polline d’api aumenta anche la resistenza all’esercizio fisico migliorando le prestazioni.
  • Difese immunitarie: dalla vitamina C, dipende il funzionamento dei linfociti, cellule specializzate del sistema immunitario. Al ruolo della vitamina C si associa quello di alcuni sali minerali anch’essi ben rappresentati nel polline: lo zinco il manganese e il rame. Lo zinco è indispensabile per la sintesi e lo sviluppo di cellule del sistema immunitario dette NK (natural killer), che hanno il compito di annientare gli “intrusi”segnalati dalle altre cellule immunitare. Il manganese agisce da cofattore in reazioni enzimatiche di fondamentale importanza per il funzionamento del sistema immunitario e, infine, il rame è necessario per garantire la funzionalità di macrofagi e neutrofili, cellule immunitarie che fungono da “spazzini” nel corso delle infezioni.
Polline d’api per i vegetariani.

Il rischio più frequente in una dieta vegetariana è quello di andare incontro a problemi di anemia. Il problema non è di per se la carenza di ferro che abbonda nei vegetali e nella frutta, ma è la carenza di vitamina B12, che si trova quasi esclusivamente nella carne. Il polline invece,è uno dei pochissimi alimenti vegetali che ne contiene in abbondanza e quindi può essere utilizzato dai vegetariani come integratore alimentare per il supplemento di vitamina B12 e di ferro.

Controindicazioni ed effetti collaterali.

Ad oggi nessun effetto collaterale rilevante è stato riscontrato fatta eccezione per i soggetti con allergie al polline. In realtà, alcuni studi hanno dimostrato che la quercetina, un flavonoide contenuto nel polline, si comporta da antistaminico e questo ha spinto ad usare il polline proprio in terapie di prevenzione alle allergie. Tuttavia i pazienti affetti da rinite allergica, allergia da fieno o che hanno intolleranze alimentari o allergie al polline soggetti, il consumo di granuli di polline può provocare il persistere delle manifestazioni allergiche fino a rischiare shock anafilattici.

Polline dì api: fa ingrassare?

Un dato da non sottovalutare è anche il contenuto in calorie: beneficiare di tutte le proprietà del polline è possibile anche senza esagerare. Infatti, un cucchiaio di polline d’api contiene circa 45 Kcal, quindi è bene porsi come limite ragionevole un massimo di 3 cucchiai al giorno, altrimenti…si, si rischia di ingrassare!

Dosi e posologia.

I granuli di polline possono essere spezzettati o triturati (poichè il guscio che li avvolge non viene digerito dallo stomaco) e masticati direttamente, oppure possono essere sciolti in bevande tiepide (la cottura ne inattiva tutti i principi attivi) come la camomilla o il latte o, ancora, miscelati allo yogurt o al miele, meglio se a colazione.

Più semplice è l’utilizzo della polvere più solubile nelle bevande. Attenzione a tè e caffè che ne contrastano gli effetti.

Quando si comincia una terapia, è bene limitarsi ad un cucchiaino al giorno per i bambini (dopo consulto medico) e ad un cucchiaio da tavola per gli adulti. Dalla settimana successiva si può raddoppiare la dose e continuare per un mese. La cura si dovrebbe ripetere per due volte nell’arco dell’anno.

Tipologie del polline d’api e costi medi.

Composizione e caratteristiche del polline variano in base al periodo di produzione, alle specie floreali.

In ogni caso l’ideale sarebbe consumare quello fresco, appena raccolto,conservandolo in una busta chiusa in frigorifero. Ma poichè non sempre si ha possibilità di rifornirsene così di frequente, lo si può acquistare in erboristeria parzialmente essiccato.

Vasetti di polline granulare da 100g si trovano ad un prezzo modico che di aggira intorno a 4 euro, maggiore è il costo delle capsule a base di polline che varia da 15,00 a 20,00 euro per confezioni da 100.

Altri prodotti contenenti polline d’api come il fondotinta e le creme hanno un costo pari o superiore a 15 euro.

 

Articolo realizzato e pubblicato da "benessere360.com" - si ringrazia per la pubblicazione