Descrizione
La produzione estiva di melata di Metcalfa è divenuta importante in tutte le regioni d’Italia con aree pianeggianti o basse colline nelle quali l’insetto si è diffuso a partire dagli anni ’80, dalla pianura padana fino a Molise e Campania.
Anche in Francia Metcalfa è stata accidentalmente introdotta e la produzione di miele è comune nella zona della foce del Rodano e in Corsica. La commercializzazione della melata ha trovato, inizialmente, notevoli ostacoli, trattandosi di un prodotto nuovo per il mercato nazionale. Questi si sono attualmente risolti avviando il prodotto verso i mercati che tradizionalmente apprezzano questo genere di mieli (Germania) e anche con un paziente lavoro di promozione che ha permesso di affermare il prodotto anche sui mercati locali. La denominazione di vendita non può fare riferimento a un’unica specie vegetale e viene usata quindi la denominazione generica di “Miele di melata”, che può essere sostituita anche da “Miele di bosco” in base a una recente interpretazione.
Colore: scuro o molto scuro.
Tendenza a cristallizzare: molto bassa.
Odore: prevalentemente caldo caramellato; a seconda dell’area di provenienza possono presentarsi note fruttate, frutti trasformati, che richiamano quindi l’odore del mosto cotto, di confetture molto cotte, aceto balsamico, sciroppo d’acero, malto, per i mieli provenienti dalla nostra regione.
Aroma: simile a quanto descritto per l’odore, al quale si può aggiungere una nota maltata o legnosa.
Persistenza: media.