Descrizione
Allo stato uniflorale questo miele è relativamente raro, molto più frequenti sono i mieli multiflorali caratterizzati da presenze più o meno significative di nettare di erica, soprattutto nei territori che si affacciano sul tirreno e in Umbria. I mieli millefiori con una traccia di erica sono spesso molto graditi dal consumatore, perché presentano richiami olfattivi e gustativi a dessert o prodotti dolciari.
Per la precocità del periodo di produzione è spesso caratterizzato da umidità non compatibile con una stabile conservazione e deve pertanto essere deumidificato per affrontare il mercato.
Si tratta di un miele con caratteristiche particolari, per esempio la torbidità anche al momento della produzione, l’elevata acidità e la notevole velocità di degradazione. Altre specie dello stesso genere botanico (o di generi affini) possono produrre mieli uniflorali con caratteristiche diverse in Italia (Erica multiflora, Erica carnea) e in Europa (Erica cinerea, Calluna vulgaris).
Colore: scuro o molto scuro, con tonalità calda, rossiccia, aranciata, nel miele cristallizzato.
Tendenza a cristallizzare: alta.
Odore: due sono le note prevalenti: da un lato una componente aromatica speziata, fresca e volatile, che ricorda anice, liquirizia, spezie (o i fiori di origine, per chi ha questo riferimento); dall’altro una nota calda caramellata. Presenti anche note di frutti trasformati. L’insieme ricorda dessert (crème caramel, panna cotta, strudel) o prodotti dolciari (pan speziale, mostaccioli, biscotti speziati).
A volte con una nota più aggressiva che può ricordare un prodotto ammuffito.
Aroma: come all’olfatto; la similitudine con dessert o prodotti dolciari e accentuata anche dal rapporto tra dolce, acido e amaro, che in questo miele si allontana dalla forte prevalenza del sapore dolce, tipica della maggior parte dei mieli, per avvicinarsi al rapporto di questi tre sapori come possiamo trovare in una marmellata di arancio.
Sapore: poco dolce, mediamente acido e amaro.
Persistenza: media o lunga