Descrizione
Il trifoglio (Trifolium alexandrinum, Trifolium repens, Trifolium incarnatum, della famiglia delle leguminose) il genere più vasto delle leguminose, arrivando a comprendere 69 specie, spontanee o coltivate come foraggere nei prati monofiti – composti da un’unica specie – oppure in formazioni prative temporanee o permanenti e pascolive polifite in consociazione con graminacee. Si tratta di piante annuali o perenni.
Il trifoglio incarnato è una specie annuale che prevede un solo sfalcio, pianta interessante per i terreni asciutti e poveri di calcare. Preferisce il clima temperato-fresco, è diffuso soprattutto nel viterbese e nell’agro romano, ma vegeta bene anche in Italia meridionale
Fiorisce da aprile a luglio.
Il trifoglio alessandrino è una specie annuale, adatto ai ripetuti sfalci (2-5), predilige i terreni fertili, sia sciolti che argillosi e clima temperato-caldo. Fiorisce da aprile a luglio
Il trifoglio repens, conosciuto come trifoglio bianco, oppure ladino, è una specie bi-triennale in condizioni non umide, mentre è perenne nelle zone irrigue-umide della Lombardia. Nella flora italiana è alquanto comune, lo si ritrova lungo le strade campestri, nei prati, in qualsiasi tipo di terreno tranne in quelli troppo compatti o, all’opposto, troppo sabbiosi. In montagna si spinge fino a 2.000 metri.
Colore: colore molto chiaro, bianco latteo o bianco sporco quando cristallizzato
Tendenza a Cristallizzare: media
Odore: di debole intensità, delicato, vegetale, di fiori bianchi
Aroma: delicato, vegetale, fresco, di banana matura, di caramella al latte, di legumi freschi.
Persistenza: Breve