Seminario ALPA: Miglioramento della produzione apistica nel contesto dell’agricoltura moderna

La Associazione Laziale Produttori Apistici- ALPA proporrà, in data 24 e 25 febbraio 2018, presso la Cooperativa Sociale Agricola Integrata “Agricoltura Nuova” sita in Via Valle di Perna 315 (Roma), un seminario tematico dal titolo “Miglioramento della produzione apistica nel contesto dell’agricoltura moderna”.
Tale evento prevederà la trattazione di tematiche legate al mondo dell’apicoltura da un punto di vista ambientale e socio-economico. Nella prima giornata di seminario si evidenzieranno le svariate criticità presenti nei contesti ambientali ove le famiglie di api risiedono che, purtroppo, non coincidono con i confini spaziali dei terreni su cui sono posizionati gli stessi alveari bensì spaziano di svariati km2, permettendo contestualmente una indispensabile azione pronuba. In tale attività le api bottinatrici infatti vengono a contatto con innumerevoli contaminanti ed inquinanti ambientali che possono incidere in maniera drammatica sulla vitalità e sulla fitness delle famiglie di api.
Congiuntamente anche all’interno degli alveari le colonie di api vengono costantemente in contatto con sostanze presenti all’interno dei fogli di cera inseriti nelle consuete pratiche apistiche, ma anche attraverso la contaminazione cronica di farmaci somministrati dagli apicoltori. Le relazioni presentate verteranno quindi su tali criticità, con particolare attenzione alle pratiche agronomiche
che incidono pericolosamente sulle famiglie di api, per sensibilizzare il comparto agronomico che troppo spesso risulta distante dalle riflessioni e preoccupazioni contingenti degli operatori apistici.

Gli imprenditori agricoli, come anche gli stessi proprietari di abitazioni con giardini/terreni annessi presentano a tutt’oggi una scarsa conoscenza delle ripercussioni negative che semplici operazioni di somministrazione di agro farmaci (erbicidi, larvicidi, insetticidi etc.) possono avere sulle popolazioni di api e sulla entomofauna lì presente. Spesso la semplice comprensione delle tempistiche in cui evitare drasticamente la somministrazione di agro farmaci (in realtà obbligatoria ma troppo spesso disattesa) per esempio in presenza di fioritura, può evitare fenomeni consistenti di morie e spopolamento degli alveari. Le api, tra l’altro, vengono a ragione considerate dei bionidicatori e bioaccumulatori eccezionali per evidenziare lo stato di salute dell’ambiente circostante gli alveari. Uno specchio inaspettato della contaminazione da sostanze lipofile degli alveari è infine rappresentato dalla cera d’api. Qui possono venir accumulate nel tempo quantità ingenti di inquinanti e contaminanti che determinano una intossicazione cronica pericolosa per gli instabili equilibri delle famiglie di api.
Tali contaminazioni presenti nella matrice cera saranno evidenziate da uno specifico intervento. La seconda giornata del seminario prevede l’incontro con i titolari di due realtà produttive apistiche ubicate in due distinte regioni: Campania e Molise. L’impostazione imprenditoriale che tali aziende hanno intrapreso è frutto di scelte ponderate volte a creare una solida struttura produttiva che possa competere con il mercato del comparto miele: un mercato complesso e quanto mai esigente nell’incontrare produttori professionali.
L’illustrazione di tale evoluzione e la descrizione delle tecniche apistiche adottate, in continuo aggiornamento, comporterà un importante confronto con la realtà apistica laziale e con coloro che svolgono
l’apicoltura con professionalità.

L’orario previsto per le due giornate di seminario sarà: 9-13 e 14-18.
L’evento sarà gratuito ma è richiesta la registrazione, previo invio e-mail entro il giorno 23 febbraio a: .
Stessa procedura sarà richiesta per prenotare il pranzo delle due giornate, previsto presso la stessa sede del seminario.
Per chiarimenti su prezzi e prenotazioni contattare entro il giorno 21 febbraio: .